“4 domande a persone creative, un viaggio attraverso idee e progetti stimolanti. 4 domande e 4 risposte per conoscere volti, nomi, cose, città“. E’ il progetto “Interviste Svelte” di Valeria Bianchi Mian (Ideatrice e conduttrice), psicologa, psicoterapeuta, psicodrammatista, scrittrice (tra i suoi libri, non a caso, c’è “Favolesvelte”, Golem Ed., 2016) e Rosanna Frattaruolo (Redattrice e co-conduttrice), consulente fiscale, appassionata d’arte e scrittrice di versi; le sue poesie sono state pubblicate in diverse antologie.
“Interviste rapide, leggere eppur profonde, senza vincoli di alcun genere tranne il desiderio di condividere la forza delle idee”, dicono gli autori del progetto “Interviste Svelte”, presente con una propria pagina su facebook.
L’intervista di questa settimana, dal titolo “LA SATIRA DI FRANCESCO GRANATIERO“, a cura di Rosanna Frattaruolo, vede come protagonista “un artista pugliese particolarmente eclettico“.
#Profilo
Francesco Granatiero nasce a Manfredonia nel 1971. Caricaturista, vignettista, saggista ed esperto di Storia della satira. E’ il principale studioso di Antonio Manganaro (tra i più importanti disegnatori satirici italiani della seconda metà del sec. XIX). Dal luglio 2014 è stato chiamato a collaborare (in qualità di esperto di Storia della satira) al prestigioso mensile on-line “Buduàr – Almanacco dell’arte leggera” diretto da Dino Aloi ed Alessandro Prevosto. Delle sue molteplici attività si sono interessate, negli anni, testate locali e nazionali.
La sua ultima pubblicazione “Ricordo Chiaroscurissimo” è un album contenente 51 vignette satiriche in cui sono raffigurati circa 170 personaggi del mondo della politica, della religione, della cultura, dello spettacolo e del giornalismo italiano.
QUI IL TESTO INTEGRALE DE “LA SATIRA DI FRANCESCO GRANATIERO” (Interviste Svelte)


Caro Francesco, ho sempre apprezzato molto coloro che a parole o con lo scritto mettono in ridicolo ambienti, modi di vivere e, sopratutto, i potenti… di turno.
Durante il Ventennio fascista, la satira, come anche tutte le forme di libertà di espressione, furono limitate totalmente tramite il controllo della stampa, della radiodiffusione e della parola. Infatti, pare che Mussolini non sopportasse la satira, soprattutto quando era pungente
Capita ancora oggi di vedere politici e uomini “potenti” che querelano per una satira che li riguarda.
Su questo argomento mi piace spesso rivedere il famoso video “Nerone” di Ettore Petrolini.
https://www.youtube.com/watch?v=iMcAIMVxa9s
Un caro saluto,
Raffaele Vairo