Foggia. Sulle riflessioni di Confesercenti in merito alla selezione del nuovo segretario generale della CCIAA di Foggia, interviene il Presidente dell’Associazione Alfonso Ferrara per precisare che, ove ce ne fosse bisogno, “con molta serenità abbiamo ritenuto opportuno porre una considerazione sulla eventuale inconferibilità del direttore di Confcommercio a segretario generale della Camera di Commercio prima che il procedimento fosse concluso solo per mettere la commissione in condizione di decidere serenamente sulla decisione ed evitare, come spesse succede, che a procedimento concluso emergessero fatti che potessero mettere in discussione e quindi in una situazione di precarietà la scelta eseguita”.
“Circa i sospetti riportati da alcuni organi di stampa – aggiunge Ferrara -non commento tentativi che mirano solo ad evitare il confronto sull’argomento attraverso strumentalizzazione e dietrologie che non ci appartengono, considerato che Confesercenti Foggia non deve dimostrare la propria nota autonomia da gruppi di pressione”.
Prosegue il presidente circa la rappresentatività di Confesercenti: “Basterebbe analizzare i dati certificati dagli Enti Previdenziali e Assistenziali per dimostrare che l’attuale Consiglio Camerale non è rappresentativo della realtà associativa delle categorie economiche. Non solo ma andrebbe ricordato che il posto di un consigliere del settore commercio è stato assegnato ad un rappresentante di una associazione agricola che era stata esclusa dalla procedura per il rinnovo del Consiglio Camerale per irregolarità non sanabili. Senza considerare che anche altri consiglieri sono stati proposti da associazioni che avevano presentato ricorso sulle procedure di rinnovo del consiglio camerale poi ritirati”.
Poi si torna a parlare delle attività della Camera di Commercio di Foggia. “Abbiamo buone ragioni per sostenere – conclude Ferrara – che il consiglio camerale in scadenza di mandato sia stato costituito con procedure viziate e abusi commessi dal responsabile del procedimento che abbiamo sbagliato a non denunciare penalmente. Siamo sicuri però che il Consiglio e la Giunta in carica non si renderanno responsabili di procedure amministrative non corrette”.