San Severo. Sono passati 60 anni dalla morte di Luigi Allegato, uno dei sanseveresi che più hanno inciso nella storia politica del ‘900. Alla sua storia, San Severo dedicherà una giornata, quella di *mercoledì 6 giugno 2018*: alle ore 17.30, la Biblioteca Minuziano, in via Pascoli, ospiterà il convegno intitolato “Luigi Allegato, un costruttore della democrazia”. L’iniziativa è organizzata dall’ANPI di Capitanata, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Severo. Sarà il sindaco Francesco Miglio ad aprire il convegno con i saluti agli intervenuti. Celeste Iacovino, assessore alla Cultura del Comune di SanSevero, coordinerà l’incontro introducendo gli interventi di Francesco Barbaro, docente e pubblicista; Michele Galante, presidente provinciale ANPI Foggia; Vito Antonio Leuzzi, direttore IPSAIC Bari; Franco Mercurio, direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli; Angelo Rossi, già senatore della Repubblica; Giovanni Sardaro, docente; e Carmelo Pasimeni, docente Università del Salento.
LA STORIA DI LUIGI ALLEGATO. Il 25 maggio 1958 si spegneva a San Severo, dopo una breve malattia, Luigi Allegato, una delle figure di maggiore spicco del panorama politico pugliese, che ha saputo incarnare, al pari del suo conterraneo e bracciante come lui, Giuseppe Di Vittorio, la voglia di riscatto e di emancipazione delle classi lavoratrici dalle condizioni di bestiale sfruttamento e di esclusione dalla vita democratica. Allegato fin da ragazzo, nella sua San Severo, dove era nato nel 1896, sulla base della propria esperienza di lavoro come bracciante che è costretto a svolgere dopo aver abbandonato per causa di forza maggiore la scuola, si dedica all’organizzazione della grande massa dei lavoratori agricoli sia all’interno delle struture del Partito socialista che del sindacato,
ponendo al primo posto tanto le questioni rivendicative come le retribuzioni e le condizioni di lavoro quanto i diritti politici e civili.
Non a caso è in prima linea nella battaglia per l’estensione a tutti del suffragio universale e contro la guerra. Il suo coraggio, la sua determinazione e il suo attaccamento alle ragioni dei braccianti gli fanno guadagnare stima, prestigio e popolarità, facendone uno dei massimi dirigenti sindacali e, ben presto, anche un rappresentante delle istituzioni elettive come consigliere comunale di San Severo e consigliere provinciale di Foggia. Quando il fascismo conquista il potere, l’opposizione al nuovo ‘ordine’ di Allegato, che nel frattempo ha aderito al Partito Comunista, si fa intransigente, facendogli pagare un prezzo durissimo in termini di carcere, confino, persecuzioni. E’ in questo periodo che gli muoiono per denutrizione e mancanza di cure anche i suoi tre bambini. Dopo la caduta del fascismo, Allegato concorre in modo determinante alla ricostruzione materiale, civile e morale della Capitanata e della Puglia. Deputato dell’Assemblea costituente, contribuisce alla nascita e all’affermarsi della nuova Costituzione della Repubblica Italiana.