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La febbre del gioco è diventata un'epidemia. Graduatoria Puglia

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
3 Giugno 2018
Gargano // Manfredonia //

La febbre del gioco è divenuta ormai quasi un’epidemia. È quanto emerge da una elaborazione de IlSole24Ore su dati dell’Agenzia delle Dogane dei Monopoli. La redazione web del quotidiano economic-finanziario ha calcolato la spesa media “investita” in giochi d’azzardo da ciascun cittadino residente in Italia nel primo semestre del 2017.
Vengono fuori cifre da capogiro, che non risparmiano il Mezzogiorno. Anzi, sembra proprio che, se si tratta di sfidare la sorte, quasi sempre rimettendoci la camicia, il divario nord-sud non esiste.
La figura con l’immagine della Puglia mostra le aree in cui la febbre del gioco sembra essere più radicata e virulenta: i colori arancione ed ocra segnalano le aree in cui la spesa è più alta (le diverse tonalità di colore indicano l’intensità della spesa) mentre le aree colorate di blu evidenziano i comuni dove la spesa per giochi d’azzardo è più contenuta (in questo caso la tonalità è proporzionalmente inversa: a tonalità più carica corrisponde una spesa minore).
Come si vede cromaticamente, la Capitanata è l’area meno colpita dall’epidemia, anche se comunque le cifre sono significative.
Vediamo nel dettaglio i dati. La città pugliese che spende di più in giochi è Casamassima: “Durante il primo semestre del 2017 – si legge nell’infografica del quotidiano – , nel Comune di Casamassima i giochi d’azzardo hanno raccolto 35.057.925,47 euro. Questo significa che ogni residente ha puntato, in media, 1.766,50 euro.”
Seguono, nella graduatoria pugliese, Lecce (spesa pro capite 1.128 euro), Sammichele di Bari (1.136) Trani (1.062) e Putignano (1.050).
Tutto sommato la provincia di Foggia fa registrare dati assai meno preoccupanti di quanto abbiamo visto. Il comune che “azzarda” di più è Candela, con una spesa media pro capite di 587 euro. Al di sopra dei cinquecento euro si attestano anche Carapelle (516), Lesina (512), Chieuti (511) e Carlantino (510).
La graduatoria prosegue con Manfredonia (485), Foggia (458), San Giovanni Rotondo e Orsara di Puglia, che si attestano entrambe su una media pro capite di 449 euro.
Le altre città della Capitanata si attestano su dati ancora più bassi: Ortanova è a 408, Lucera a 364, San Severo a 326 e Cerignola a 325.
La provincia di Foggia non manca di comuni più o meno virtuosi, le cui medie sono ancora più basse e, in qualche caso, insignificanti.
Il comune più virtuoso è Panni. Nel piccolo comune vicino all’Irpinia, il Gratta e Vinci è decisamente una rarità: nel primo semestre del 2017 risultano spesi in giochi d’azzardo appena 469,50 euro, con una media pro capite di appena 63 centesimi.
Salendo troviamo Volturara Appula (71), Casalnuovo Monterotaro (110), Mattinata (115) Isole Tremiti (121).
L’infografica del Sole24Ore mette in evidenza una situazione drammatica. La ludopatia sta diventando il male sociale del secolo, ma nessuno ne parla. Quante tragedie individuali e familiari si nascondono dietro questi fatti.
A cura di Geppe Inserra
fonte letteremeridiane

2 commenti su "La febbre del gioco è diventata un'epidemia. Graduatoria Puglia"

  1. ANALOGIA COL VIZIO DEL FUMO…..LO STATO DETIENE IL MONOPOLIO, PERO’ LO VIETA E DOPO LO CURA. ANCHE… QUELLO CHE ENTRA DALLA VENDITA ESCE PER LE CURE CHE DA AI FUTURI E SICURI AMMALATI…. MINIMO E’ UN CONTROSENSO…..

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