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Foggia, Amiu e Comune contestati da 6 consiglieri

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
1 Giugno 2018
Cronaca // Foggia //

Foggia, 31 maggio 2018. ”Con l’approvazione, lo scorso 31 marzo in consiglio comunale, del Piano economico Finanziario (PEF) di AMIU l’amministrazione Landella ha dimostrato ancora una volta di più la sua incapacità di controllo e indirizzo sulla gestione dei vari servizi. Gli effetti di questa incapacità sono evidenziati in una scarsa quantità e qualità erogata degli stessi. Sono sotto gli occhi di tutti: cassonetti rotti e maleodoranti, basso livello di raccolta differenziata, verde urbano che cresce incolto e rigoglioso anche su strade e marciapiedi, unitamente a strade rifatte che a distanza di due anni presentano vistose crepe o ancora peggio evidenti nuove buche, 
Con AMIU Puglia l’incapacità di governare il servizio si esprime in tutta la sua drammaticità perché dopo quattro anni di “governo” della città non c’è ancora un contratto di servizio definitivo, chiaro, duraturo ed adeguato al conseguimento di un servizio decente pur in presenza di numerose sollecitazioni poste dal Consiglio alla Giunta. La raccolta differenziata dei rifiuti progredisce ma a “passo di lumaca” arrivando solo al 26,48% e non tutta eseguita da AMIU Puglia, ed è solo uno degli aspetti. Che dire poi del livello di “decoro urbano” offerto dai nostri cassonetti quasi tutti rotti e non lavati. Lavaggio cassonetti che ci costa circa 300.000 euro l’anno senza alcun servizio in cambio.
La TARI quest’anno avrà un aumento di oltre 700.000 €, derivanti da una “oculata” compensazione di oltre 1.000.000 di € scaturiti da dividenti ritornati al Comune per la partecipazione in AMIU. Questo aumento è legato al fatto che abbiamo dovuto consegnare i nostri rifiuti, indifferenziati e biostabilizzati, in discarica a Grottaglie, costo 120 €/ton. (la nostra discarica è chiusa per le note questioni giudiziarie) e che un’altra parte del nostro indifferenziato abbiamo dovuto conferirlo presso il centro di produzione di CdR (Combustibile derivante da Rifiuti) di Manfredonia per poi essere bruciato presso l’inceneritore della Marcegaglia di Borgo Tressanti, costo oltre 100 €/ton. Il tutto è gravato sulle tariffe dei cittadini foggiani che pagheranno per questi servizi oltre 5.000.000 di €. ed ai quali rinnoviamo l’informazione – affermano i consiglieri Sciagura, Rizzi, Cataneo, Nicola Russo, Pertosa e Mainiero- che tale importo è dovuto perché i rifiuti indifferenziati sono tanti (per il 2017 sono stati oltre 57.000 ton.) e che quindi hanno costi rilevanti per lo smaltimento ed il trattamento. Pertanto se si sommano questi costi a quello della biostabilizzazione, che per tonnellata è pari a 39,92€, si comprende come una delle voci più cospicue per il pagamento della TARI riguardi il trattamento, trasporto e lo smaltimento. Purtroppo né il sindaco Landella, con la sua amministrazione, né ancor più l’AMIU che ha altri interessi, hanno capito questo (o fanno finta di non capirlo) e continuano con la solita litania rinviando le responsabilità alla Regione, che pur ha delle responsabilità oggettive per la mancanza degli impianti. Fanno finta di non sapere che se la raccolta differenziata salisse al 50% i costi per trattamento e smaltimento scenderebbero della stessa percentuale, sollevando i cittadini di oltre 2.500.000 € di costi. Nello stesso tempo il ritorno economico, per il Comune, aumenterebbe per l’incremento di vendita del differenziato. A Bari (R.D. al 39,89% nel 2017) dove il gestore del servizio è sempre AMIU Puglia, recentemente il Consiglio comunale ha approvato l’estensione della raccolta porta a porta ad altri 50.000 abitanti, investendo i 4.000.000 di € dei dividendi derivanti da AMIU e portando la raccolta differenziata porta a porta ad interessare quasi l’80% dei cittadini. A Foggia invece continua ad andare tutto in maniera strana. Pertanto vorremmo che si facesse una buona volta chiarezza a questa schizofrenia ridondante tra l’amministrazione Landella e la dirigenza AMIU Puglia, infatti:
si è pubblicizzato, oltre 20 giorni fa, l’inizio “5 Giugno 2018” di un nuovo progetto di raccolta differenziata per Foggia, dividendola in tre zone concentriche (rossa, gialla e blu e non più zona 1, 2 e 3 tanto per non essere monotoni) con tre sistemi diversi di raccolta;
 nello stesso tempo AMIU, in modo apparentemente contraddittorio, presenta un bando, per la nomina di un tecnico che dovrà fare un progetto di raccolta differenziata per Foggia; 
“Quindi – chiosano i sei consiglieri comunali di Foggia- non si sa al momento come questa raccolta debba essere espletata, anche se viene pubblicizzata, altrimenti non capiremmo la funzione e l’utilità del bando. Da tempo ormai si parla di raccolta differenziata “porta a porta” che dovrebbe iniziare nel centro città (così detta “testa di cavallo”) ma l’inizio viene ripetutamente rinviato, ora si parla di settembre 2018. Tutta questa indecisione ed impreparazione, si sta ripercuotendo ormai da tempo SOLO sull’igiene della città e sulle tasche dei cittadini foggiani. La mancanza di quel controllo analogo che, a parere degli scriventi, l’Amministrazione dovrebbe svolgere su AMIU sta favorendo tutto questo. Ormai da troppo tempo si parla di cambiamento ma tutto rimane sempre come prima, non si ascolta il Consiglio Comunale sull’argomento, le mozioni approvate dallo stesso non vengono attuate ed i cittadini pagano. 
Noi consiglieri siamo stanchi di tutto questo e non tolleriamo più questa situazione, non siamo disposti, dopo ormai quattro anni dall’insediamento di questa Amministrazione, a vedere che Foggia subisca un ulteriore BIDONE.””
I Consiglieri comunali
Marcello Sciagura  Vincenzo Rizzi  Pasquale Cataneo    
Nicola Russo   Giuseppe Pertosa   Giuseppe Mainiero

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