Manfredonia, 29 maggio 2018. Il tema della pulizia delle spiagge è di quelli che si ripropongono ogni anno e, molto spesso, accanto alle giuste recriminazioni nel constatare che, con l’estate ormai prossima, gli arenili risultano ancora ricoperti di rifiuti, vi è anche l’errata convinzione su chi possa, debba, intervenire. Diciamolo subito: è l’Autorità Portuale che deve occuparsi della pulizia delle spiagge libere che vanno dalla spiaggia Castello fino all’Acqua di Cristo, mentre sono i gestori degli stabilimenti balneari a doversi premurare per quanto riguarda le zone date loro in concessione e i venti metri confinanti, a destra e sinistra. Il Comune di Manfredonia, invece, è responsabile dei tratti di arenile che vanno da Siponto sino al villaggio Ippocampo.
Queste sono le mere competenze, ma l’assessora all’Ambiente della Città di Manfredonia, Innocenza Starace, ha fatto ben più e per tempo, confrontandosi con l’Autorità Portuale e prendendosi cura di inviare una missiva a tutti i gestori balneari, circa due settimane fa, per ricordare loro gli obblighi previsti dalle normative vigenti. “Vi invito alla pulizia delle spiagge in vostra concessione e relative aree limitrofe. Il termine ultimo per l’espletamento di quanto di vostra competenza è il 30 maggio 2018”, ha scritto. Ed è il caso di aggiungere che, da parte dell’Amministrazione comunale, c’è così tanta disponibilità nei confronti dei gestori predetti che è concessa loro anche la possibilità, con apposita richiesta, di trasportare la cymodocea che rimuovono dalla spiaggia nel sito dove si sta ripascendo la duna, proprio grazie al deposito delle note piante acquatiche.
La corrispondenza con i gestori dei lidi è poca cosa, dal punto di vista della frequenza, rispetto a quella sin qui avuta con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Lettere su lettere, incontri, riunioni, intenti, progetti, ma le spiagge libere restano tristemente sporche. Quasi non si contano più i tentativi dell’assessora Starace per far sì che l’Autorità si muovesse per tempo e potesse riconsegnare i lidi, ai sipontini ed a coloro che gradiscono il nostro mare, in condizioni degne. Così non è stato finora e non vi può essere biasimo verso chi, approfittando delle ultime giornate di sole, si è recato sull’arenile sipontino della spiaggia Castello, per esempio, restando deluso per le pessime condizioni igieniche riscontrate. Merita disapprovazione, invece, chi vuol far coincidere tutte le storture con mancati interventi del Comune. Si è credibili, anche nelle critiche, quando si conosce ciò di cui si parla. E, come detto, la spiaggia Castello non è nella disponibilità del Comune di Manfredonia, bensì dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.
“Il Comune di Manfredonia, sempre in attesa che il presidente Ugo Patroni Griffi si adoperi per quanto di sua competenza, effettuerà una pulizia straordinaria, nel più breve tempo possibile, delle nostre spiagge libere. Stiamo provvedendo alla rimozione della cymodocea (le cosiddette ‘alghe’, NdR) ed al taglio delle cannule che sono cresciute liberamente sui tratti di spiaggia libera di nostra competenza e i successivi interventi quotidiani verranno assicurati come da regolamento regionale”, aggiunge la Starace.
“Invito la cittadinanza tutta – chiosa l’assessora all’Ambiente – a diventare sentinella delle nostre spiagge, vigilando e rispettandole. La squadra della Polizia Locale deputata ai controlli non può essere dovunque e in ogni momento, ragione per cui è indispensabile la collaborazione di tutti coloro che amano la città: dalle forze dell’ordine ai singoli cittadini. Collaborazione che si può manifestare sia adottando le buone pratiche di salvaguardia dell’ambiente e sia attraverso le segnalazioni. Se si notano situazioni di degrado ambientale, se ci si accorge di pratiche fraudolente, oppure di qualsiasi azione che possa mettere a rischio la costa e l’ecosistema marino, non esitate a contattare le autorità ed a segnalare le ipotetiche violazioni. Resto sempre convinta, infatti, che soltanto lavorando in squadra, uno accanto all’altro, possiamo raggiungere risultati positivi e di buona durata nel tempo”.
Matteo Fidanza – Ufficio Stampa – Città di Manfredonia (FG)
Esimia assessore all’ambiente riprendendo le parole del comunicato stampa, ossia spiaggia Castello, per esempio, restando deluso delle pessime condizioni igieniche riscontrate. Forse l’assessore dimentica che il responsabile dell’igiene pubblica e’ il sindaco, il quale, necessitando, può far eseguire la pulizia in danno di chi obbligato, per legge, non vi provvede. Per il resto, poiché i controlli di chi di dovere, non dico a tappeto, ma almeno farsi vedere, concordo con lei che devono essere i cittadini a fare quadrato affinché il lungomare resti pulito. Saluti
La mia modesta opinione è sempre la stessa: le istituzioni preposte, devono fare il loro dovere, ma da parte nostra come cittadini, non c’è una seria collaborazione. Siamo chiamati nella responsabilità di tutelare l’ambiente che ci circonda e ci appartiene. La medesima cosa per l’indifferenza, basta poco per migliorare e migliorarci, ma quel poco……….non è da poco.
Segnalazioni a chi alla Polizia Locale, che recepisce solamente la telefonata e niente più. È il caso del semaforo a chiamata personale che da più di un mese non funziona neanche da solo. La risposta laconica del vigile…. riferiro’ al comandante……intanto il semaforo si pone la domanda ma io che sto a fare….?
Parole, parole, cantava Mina….. e Gino Bartali: “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”…. ma quando ?
Qualcuno ha verificato il lavoro ed il risultato dello sfalcio dell’erba nelle aree a verde….. è emersa tanta di quella roba, carte, plastica, vetro , buste abbandonate e nessuno pulisce/raccoglie.