Foggia. “Conoscere più da vicino la realtà del carcere, l’esperienza della detenzione può essere importante per i giovani. Per questo, io e gli altri ragazzi abbiamo subito accettato di incontrare Annalisa Graziano e di raccontarle le nostre storie pubblicate nel libro ‘Colpevoli’. Sono felice di essere qui oggi con la mia famiglia e di questo ringrazio la Direzione, l’Area Trattamentale e la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Foggia; il Magistrato di Sorveglianza. Ringrazio il CSV e il liceo ‘Perugini’ e mi auguro che questo percorso contribuisca a promuovere una vera cultura della legalità”.
Nelle parole di Sergio, detenuto nella Casa Circondariale di Foggia, per l’occasione in permesso, il senso e il successo dello spettacolo messo in scena dagli studenti del “Perugini” sabato scorso, durante la “Festa del Volontariato” del CSV Foggia. La performance artistica, con la regia di Michele D’Errico, è stata tratta dal libro “Colpevoli” di Annalisa Graziano ed era già stata rappresentata il 27 febbraio scorso nella Casa Circondariale di Foggia, a conclusione del progetto “Il carcere tra immaginario e realtà, per superare gli stereotipi legati a ‘chi sta dentro’ e ‘chi sta fuori’”.
IL SENSO DEL PROGETTO – Avvicinare gli studenti alla realtà penitenziaria perché il carcere diventi parte integrante della vita sociale, contribuendo a costruire il senso di legalità e l’etica della responsabilità. Questo l’obiettivo del progetto ideato dai docenti Angela Favia, Maria Grifoni e Michele Sisbarra e realizzato in collaborazione con il Dipartimento dell’Area Artistica del Liceo.
Nel corso della mattinata, gli studenti hanno recitato brani tratti dal libro e proiettato video artistici sul tema, mentre un compagno di quinta A realizzava un’opera d’arte in estemporanea, poi donata a Sergio e simbolicamente a tutti i detenuti del Carcere di Foggia.
LA LETTERA DI DONATO DAL CARCERE – In platea, tra gli studenti del liceo e dell’Istituto “Einaudi”, partecipanti al progetto PON “Tutte le strade portano… al successo scolastico”, anche i familiari di un altro detenuto, Donato, che ancora non può beneficiare del permesso, ma che ha spedito una lettera agli “angeli del Perugini”.
I ragazzi, a fine spettacolo, hanno voluto condividere con i presenti il suo messaggio, che ha commosso tutti. “Ho 34 anni, di cui 9 trascorsi tra le sbarre, ma mi sento proprio come voi: giovane, energico, con una voglia di vivere che vola oltre le cose e che va a posarsi sulla bellezza e sulla meraviglia e lo stupore che essa suscita. Se, grazie a voi, sono ancora capace di farmi sorprendere, di permettere a una schiera di angeli di trasformare il mio lato oscuro in qualcosa di magico… beh allora il male ha perso definitivamente, soggiogato dalla vostra intrepida perseveranza”.
IL COMMENTO DELLA AUTRICE DI “COLPEVOLI”- “Un pezzetto di cuore è rimasto sul quel palco – il commento della giornalista, autrice del libro – Grazie al liceo ‘Perugini’, a Michele d’Errico; a Sergio e alla sua famiglia, ai familiari di Donato. Grazie al Csv di Foggia e alla Fondazione dei Monti Uniti: hanno creduto in me e oggi sono una parte importante della mia vita professionale e non solo. Grazie alla Casa Circondariale di Foggia, ai detenuti e a “Colpevoli”, il mio piccolo libro giallo. È stato bello sorridere, commuoversi; poi sorridere ancora. Con questa giornata il ponte tra ‘dentro’ e ‘fuori’ ha qualche mattoncino in più, ma non smetteremo di lavorare: la strada è ancora lunga”.
IL LIBRO – ‘Colpevoli’, edito da la Meridiana con prefazione di don Luigi Ciotti e postfazione di Daniela Marcone, è un viaggio nelle sezioni dell’Istituto Penitenziario foggiano, tra le celle, le aule scolastiche, i passeggi, nella cucina e in tutti i luoghi accessibili. È, soprattutto, la rivelazione delle storie che ci sono dietro i nomi e le foto segnaletiche cui ci hanno abituati la cronaca nera e giudiziaria. Non solo rapinatori, omicidi, ladri e spacciatori, ma anche uomini, padri, figli e mariti con storie che nessuno aveva ancora raccolto. ‘Colpevoli’ alcuni detenuti si sentono fino in fondo, altri in parte. Ma tutti si sono messi in discussione, raccontandosi e hanno ‘scritto’ alcune pagine del libro insieme all’autrice, giornalista, dipendente del CSV Foggia e assistente volontario del carcere.
Il progetto del Liceo ‘Perugini’ è stato patrocinato dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Comune di Foggia, Biblioteca provinciale e CSV Foggia ed è stato inserito, con il sostegno del Coordinamento provinciale di Libera, nel percorso di legalità adottato dalla scuola in occasione dello scorso 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.