Manfredonia, 26 maggio 2018. ”Lo stato di degrado ed abbandono in cui versa la Città di Manfredonia, che fa gridare allo scandalo i cittadini, in uno all’aumento della TARI, che ne amplifica ancora di più gli effetti, è sintomatico di una carenza di interesse della politica per la comunità manfredoniana.
Come denunciato in precedenza, la mole di impegni, dovuti alla mole di incarichi ricoperti, hanno imposto al Sindaco di Manfredonia di trascurare qualcosa.Peccato che abbia trascurato la cosa più importante, ossia la città di Manfredonia.
L’atteggiamento serbato negli ultimi periodi (mi riferisco allo scontro col PD), le decisioni prese come al solito in completa autonomia (mi riferisco all’inserimento nel DUP della previsione di internalizzazione del servizio di riscossione nonostante il consiglio comunale aveva deliberato di lasciare invariata la tipologia di servizio imponendo la predisposizione della gara pubblica entro il 30 aprile), il cambio dell’ amministratore delegato dell’ASE (a seguito delle dimissioni per soliti problemi personali del vecchio AD) con l’affidamento dell’incarico ad un noto commercialista esperto in liquidazioni societarie, la dicono lunga sulle intenzioni del Geom. Riccardi.
Ed ecco che il programma Riccardiano è finalmente chiaro e così riassumibile:
1) preparare alla liquidazione l’ASE (già fallita da un pezzo) per poi affidare la raccolta a soggetti privati già individuati; 2) vincere la guerra (contro il PD) per la gestione delle entrate tributarie; 3) abbandonare (fisicamente) Manfredonia”.
(A cura dell’avv. Angelo Salvemini, consigliere comunale di Manfredonia)
(Forum non attivo, su richiesta dell’autore del testo)