San Giovanni Paolo II annoverò il crescente numero di profughi tra le conseguenze di un’interminabile e orrenda sequela di guerre, conflitti, genocidi, pulizie etniche che avevano segnato il XX secolo. La maggioranza migra seguendo un percorso regolare, mentre alcuni prendono altre strade, soprattutto a causa della disperazione, quando la patria non offre loro la sicurezza né l’opportunità e ogni via legale pare impraticabile, bloccata e molto lenta. In molti paesi di destinazione si è largamente diffusa una retorica che enfatizza i rischi per la sicurezza nazionale o l’onere dell’accoglienza dei nuovi arrivati,disprezzando così la dignità umana che si deve riconoscere in tutti. La comunità internazionale indica che le migrazioni globali continueranno a segnare il nostro futuro. Osservando i migranti e i rifugiati, si potrà scoprire che essi non arrivano a mani vuote: portano un carico di coraggio, capacità, energie e aspirazioni, oltre ai tesori delle loro culture native e in questo modo arricchiscono la vita delle nazioni che li accolgono.
Fonte ONDARADIO
Basta nn ne possiamo più di tutti questi immigrati e clandestini…. Viaaaaaa