“L’articolo del 17 maggio u.s. pubblicato su PressGiochi circa la spesa pro capite degli abitanti di Foggia è tendenzioso e mira a condizionare l’operato delle Istituzioni Regionali e Politiche che combattono l’azzardo autentico disvalore sociale.
Affermare – denuncia Gino Gaude, operatore torinese dell’intrattenimento – che la SAPAR ed altre realtà associative condividono il divieto di pubblicità, il taglio dell’ offerta di gioco e gli orari e distanze degli esercizi da luoghi sensibili è come al solito pura e premeditata demagogia per le ripetitive ed esilaranti contestazioni di tutte le Associazioni, sui punti anzi esposti il cui rispetto invece, garantirebbe le attività dei propri associati.
Oggi, per il volere di alcuni, il settore è profondamente diviso tra i Noleggiatori che rappresentano la struttura portante del “parco divertimento” e i veri padroni del mercato che se ne stanno appropriando. Tutte le Associazioni hanno obblighi statutari di difendere i diritti dei propri iscritti con interventi propositivi tralasciando le puntuali proteste su provvedimenti imperativi emanati dalle leggi regionali incondizionabili da alterazioni di dati confezionati su misura come quello sulla raccolta introitata dalle slot il cui importo dichiarato di 62 milioni viene associato a una spesa di 96,94 euro annui pro capite derivante dai soli 14,1
milioni perché depurato delle vincite e calcolato sulla totalità degli abitanti: bambini, anziani, indigenti e cittadini compresi che nulla hanno a che fare con l’azzardo, facendo di tutta l’erba un fascio, mentre il dato reale è tutt’altra cosa.
fonte www.pressgiochi.it