Manfredonia, 19 maggio 2018. Con recente atto, il Comune di Manfredonia ha accolto la proposta elaborata, d’intesa con l’Amministrazione, dalla Soc. Coop. Bottega degli Apocrifi a r. l. per la disciplina, in vigenza del contratto di comodato gratuito, delle modalità di utilizzo del Teatro comunale e in particolare:
– disponibilità gratuita del Teatro per giorni 12 all’anno, per attività direttamente organizzate dall’Ente. Saranno altresì garantiti il servizio di accoglienza e la presenza di personale tecnico responsabile dello spazio scenico e delle attrezzature;
– disponibilità del Teatro a fronte di un rimborso spese giornaliero pari a € 250,00 oltre IVA per attività direttamente organizzate dalle compagnie teatrali amatoriali che tradizionalmente operano sul territorio della Città di Manfredonia, per un massimo di 2 giorni all’anno per compagnia. Saranno altresì garantiti il servizio di accoglienza e la presenza di personale tecnico responsabile dello spazio scenico e delle attrezzature;
– servizio di botteghino relativo alla Stagione di Prosa e alla Stagione Ragazzi – oltre che alle attività di Residenza Artistica – realizzate in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, Teatro Pubblico Pugliese e Regione Puglia per un numero di giornate complessive annue pari a 50, al fine di tutelare l’offerta teatrale e culturale sul territorio cittadino e per proseguire quel virtuoso modello Pubblico Privato;
– utilizzo del Teatro da parte di terzi, compatibilmente con le attività già calendarizzate, a fronte di un rimborso forfettario giornaliero per spese di gestione e personale pari a € 600,00 oltre IVA.
E’ stata accolta, inoltre, la richiesta della Bottega degli Apocrifi di estendere la durata del Contratto rep. n. 10191, in virtù dell’ampliamento della Residenza Artistica in Centro di Residenza Artistica nonché al fine di ovviare anche a possibili problematiche inerenti la quantificazione delle spese assicurative e delle utenze.
Atto in allegato
n073 del 05042018
Redazione StatoQuotidiano.it
Ideali culturali d’interesse collettivo e “beni pubblici” che mascherano, in realtà, “interessi privati”.
Peggio che “da padrone a garzone”, molto peggio…
Non so se si tratti di un disegno perversamente orchestrato, o di un semplice gioco al massacro della cultura irresponsabilmente perseguito… il danno resta.
Il Teatro “Dalla” era nato come Auditorium della Scuola “Perotto” (chiedere al Sig. Italo Magno, all’epoca dei fatti e degli antefatti ne era Preside); il Comune glielo ha poi “scippato” con la scusa che lo avrebbe gestito al meglio, ma garantendo a tutte le scuole della città la fruizione di un congruo numero di giornate GRATUITE, a loro dedicate, e per un po’ così è stato…
Poi, piano piano:
– da Teatro “Perotto” si è passati a Teatro Comunale “Perotto”;
– da Teatro Comunale “Perotto” a Teatro Comunale “Dalla”, di fatto sbianchettando ogni traccia delle vere orogini;
– poi, il colpo di genio: una nuova convenzione che esclude a tutti gli effetti le scuole dalla fruizione della struttura…
Ma secondo voi, una scuola pubblica, con i suoi bilanci di anno in anno più risicati, può mai permettersi un esborso di € 600,00 ( o 250, in una ipotesi che non mi pare nemmeno attuabile) al giorno per le sue attività teatrali?
Prima ciascuna scuola ne fruiva di almeno 2-3… vorrà dire che dovrà “cacciare” dal proprio bilancio da 500 a 1800 euro?
Certamente no, mica li può chiedere ai genitori…
E allora come la mettiamo, CARI SOTTOSCRITTORI di questa convenzione?
e in particolare, dov’è l’opposizione politica che doveve levare gli scudi contro un simile obbrobrio?
Forse è solo che, politicamente arlando, a Manfredonia della CULTURA non importa a nessuno.