San Severo, 15 maggio 2018. Cerimonia di inaugurazione stamani della nuova sede dell’istituendo Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale a San Severo alla Via Guareschi.
“Siamo ancora una volta grati al Ministro Minniti per la grande attenzione riposta al nostro grido di aiuto e che in poco meno di un anno ha portato ad istituire il Reparto Prevenzione Crimine. Il suo arrivo a San Severo rappresenta e fortifica la presenza dello Stato”, aveva detto il sindaco di San Severo, presidente della Provincia di Foggia, Miglio.
Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti tra l’altro il Capo della Polizia Prefetto dott. Franco Gabrielli, il dott. Franco Roberti, già Procuratore Nazionale Antimafia, il Prefetto di Foggia dott. Massimo Mariani, il Questore di Foggia dott. Mario Della Cioppa, il Dirigente del Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale Vice Questore Aggiunto dott.ssa Daniela Di Fonzo, il Prefetto dott.ssa Iolanda Rolli, Commissario del Governo per l’immigrazione e l’integrazione del Comune di Manfredonia, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, altri parlamentari ed esponenti politici di respiro provinciale, regionale e nazionale.
A cura di Ines Macchiarola
“Ok reparto prevenzione crimine. Ora le denunce dei cittadini”
”’inaugurazione del Reparto di Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale” nella Città di San Severo costituisce un altro prezioso tassello nell’incisiva azione di contrasto al grave fenomeno criminale in Capitanata, che lo Stato sta portando avanti con grande determinazione. Non passa giorno che le cronache quotidiane non raccontino di brillanti operazioni, estese all’intero territorio provinciale, che portano all’individuazione di attività illecite, spesso gestite da organizzazioni criminali.
Ma non basta: accanto a questa energica azione condotta da forze dell’ordine, magistratura inquirente e prefettura, occorre ora una maggiore collaborazione da parte di noi cittadini. Evidenziava Paolo Borsellino che la lotta alla mafia non è un qualcosa che può essere demandata esclusivamente allo Stato, ma dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà, che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
Usura ed estorsioni stanno diventando fenomeni sempre più sommersi, le organizzazioni criminali che controllano il racket cambiano il loro modus operandi con forme meno dirette ed evidenti, ma spesso le vittime continuano a tacere e a non denunciare. Anche quando le indagini accertano la responsabilità di usurai ed estorsori, le vittime si ostinano a tacere o a minimizzare anche a rischio di affrontare imputazioni per favoreggiamento. L’attività delle forze di polizia produce così risultati più limitati rispetto a quelli che potrebbe produrre in presenza di una più intensa collaborazione da parte delle vittime.
Ma c’è di più. Il commissario straordinario del governo antiusura ed antiracket ha appena reso noti i dati relativi all’attività del comitato di solidarietà relativa all’anno 2017: a livello nazionale sono stati elargiti, tra mutui ed elargizioni, ben 18 milioni di euro alle vittime di usura ed estorsione a titolo di risarcimento per i danni patiti, una cifra doppia rispetto a quella dell’anno precedente. Una ragione in più per denunciare.
La posta in palio è ben più alta di quanto possa sembrare, in quanto è in gioco il futuro delle nuove generazioni e lo sviluppo economico, sociale e culturale di questa terra”.
Foggia, lì 14 maggio 2018
Il presidente Ing. Giuseppe Cavaliere