Bari/Manfredonia, 12 maggio 2018. In riforma della sentenza pronunciata il 16 giugno 2016 dal Tribunale di Foggia, la Corte d’Appello di Bari, Terza Sezione Penale, nell’udienza pubblica dell’11 maggio 2018 ha “assolto Giovanni Ciliberti dai reati di cui all’articolo 356 e 483 c.p., quest’ultimo in relazione alla sola autocertificazione del 13.11.2009, perchè il fatto non sussiste” e “Domenico Ciliberti dal reato p.e p. dall’articolo 356 c.p., per non aver commesso il fatto“.
Come anticipato, si fa riferimento al procedimento svoltosi dinanzi alla Corte d’Appello – Penale di Bari, nell’ambito del giudizio riguardante 2 ex legali rappresentanti della società che gestiva la casa di cura privata “San Michele” di Manfredonia.
Nel corso dell’udienza del 27 aprile 2018 avevano discusso il Pm, le parti civili (Asl Foggia e Regione Puglia), e uno dei difensori (avvocato Miriello). L’udienza era stata rinviata all’11 maggio per la sola discussione dell’avvocato LaForgia, che aveva avanzato istanza in tal senso per via di un “concomitante impegno professionale”.
La sentenza del Tribunale di Foggia
Il ricorso in Appello è stato presentato contro una sentenza del Tribunale di Foggia, con la quale “visti gli articoli 533, 535 cpp”, era stato “dichiarato Domenico Ciliberti responsabile del reato di falso con riferimento all’autocertificazione in data 13.11.2009 e di frode nelle pubbliche forniture e Giovanni Ciliberti, responsabile del reato di frode nelle pubbliche forniture, a loro rispettivamente ascritti”.
La sentenza
Per entrambi gli imputati era stata stabilita, in primo grado, la “condanna al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituitesi (da raccolta dati: Asl Foggia e Regione Puglia,ndr) da liquidarsi in separato giudizio civile, nonchè al pagamento delle spese di costituzione e rappresentanza in giudizio sostenute dalle stesse parti civili (liquidate in 2.500 euro, per ciascuna, oltre agli accessori di legge)”.
Infine, “visto l’art. 531 cpp”, il Tribunale di Foggia aveva dichiarato di “non dover procedere nei confronti di Giovanni Ciliberti in ordine al reato di falso con riferimento all’autocertificazione in data 17.12.2007 per l’estinzione del reato per intercorsa prescrizione“. “Visto l’articolo 530 cpp, è stato assolto Domenico Ciliberti dai reati di falso ascritti per non aver commesso il fatto”.
Da evidenziare come i reati indicati risultavano già prescritti, compreso il reato di cui all’art. 356 cp (“Frode nelle pubbliche forniture”), perchè tra la data della revoca dell’accreditamento interessante la clinica privata e quella della prima udienza sono passati oltre 7 anni e 6 mesi.
Attesa per recupero somme ipotetico danno erariale
Al di là del procedimento penale, resta l’attesa per la conclusione del secondo grado di giudizio anche per conoscere le azioni legali dell’Asl Foggia in merito al recupero dell’ipotetico danno all’erario, stimato in oltre 18 milioni di euro, correlato alle citate indagini intercorse. In merito a questo punto, i consiglieri regionali pugliesi del Movimento 5 Stelle aveva presentato un’interrogazione urgente ai sensi dell’art. 58 del Regolamento interno del Consiglio Regionale, al Presidente del Consiglio Regionale Mario Loizzo e all’Assessore alla Sanità della Regione Puglia Michele Emiliano.
Sull’interrogazione si è espressa in seguito l’avvocatura regionale.
L’assoluzione indicata non dovrebbe evitare, come prassi, lo svolgimento di un giudizio in sede civile relativamente al recupero delle somme riportate.
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