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Vico. Diffida dall'approvazione definitiva del PUG

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
11 Maggio 2018
Gargano // Manfredonia //

Oggetto: Diffida dall’approvazione definitiva del Piano Urbanistico Generale nel Consiglio Comunale del 10 maggio 2018.
I sottoscritti consiglieri comunali, preso atto della convocazione del Consiglio Comunale monotematico del 10 c.m. ad oggetto “approvazione definitiva del Piano Urbanistico Generale”, evidenziano quanto in appresso: l’accapo proposto come noto non rientra tra gli atti che rivestono carattere di urgenza ed improrogabilità come riportato nell’art. 38 del TUE n.267/2000 che testualmente recita “I consigli durano in carica sino all’elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili”.
Giova ricordare che, il decreto di sua eccellenza il Prefetto di Foggia è stato emanato il 6 aprile 2018 con prot. 14156. É di tutta evidenza che, l’approvazione del PUG non ha termini perentori per questa fase, atteso che l’iter approvativo dura dal marzo del 2011, pertanto sono da escludere rischi di rilevante danno in caso di ritardo della sua approvazione. Lo strumento urbanistico generale, per sua natura è atto regolatorio di interessi diffusi non urgenti e tanto meno improrogabili. Lo strumento Programmatorio Urbanistico Generale opera scelte fondamentali e durature nelle dinamiche economiche e sociali di una comunità, che non possono essere rimesse alla valutazione di una amministrazione in scadenza di mandato.
Nel merito del provvedimento posto all’attenzione dell’assise consigliare si osserva che: con il richiamato articolo 38, comma 5, del Dec.leg.vo m267/2000 (Testo Unico degli Enti locali), il legislatore ha voluto evitare che l’organo consiliare in carica possa condizionare lo svolgimento della campagna elettorale attraverso atti che vanno ad incidere sulla formazione della volontà popolare (alterando così la par condicio fra le forze politiche che parteciperanno alle elezioni amministrative) e favorire gli stessi consiglieri in carica che potrebbero rivestire anche la qualità di candidati al rinnovo del consiglio. (T.A.R. Veneto sentenza 1273 del 1996 e Consiglio di Stato Sezione I,n. 2955 del 2003);
altro principio giuridico che ha indotto il legislatore ad operare tale limitazione è il principio secondo il quale i poteri delle amministrazioni si affievoliscono nel periodo di avvicinamento alla loro scadenza, per evitare che un organo, in scadenza di mandato, con le sue scelte produca effetti permanenti per il futuro vincolando così o condizionando le scelte dei nuovi titolari delle potestà amministrative. (T.A.R. Puglia del 15 gennaio 2004, n. 382).
Per il caso in esame non soccorre alla tesi del Consiglio neanche la circolare del Ministero dell’interno, 7 dicembre 2006, infatti la stessa circoscrive i compiti del Consiglio Comunale all’approvazione dei soli atti la cui mancata approvazione comporti un danno per l’ente o si configuri come un inadempimento di fronte a obblighi derivanti da leggi, provvedimenti amministrativi o comunque collegati a vincoli contrattuali.
Non meno importante sotto il profilo sia di legittimità che di opportunità è la mancata partecipazione e trasparenza nell’azione amministrativa, infatti il PUG adottato ha visto la sonora bocciatura da parte della Regione Puglia per le evidenti forzature nell’individuazione delle aree rese edificabili in zone ad elevato rischio idraulico e non solo, ciò ha comportato un adeguamento delle previsioni di piano che ad oggi non solo non sono note alla cittadinanza ma ancor meno agli stessi consiglieri comunali. Forti dubbi sorreggono le perplessità rappresentate, anche in previsione della stessa correttezza tecnica di previsione del piano, si pensi a riguardo che le stesse misure di salvaguardia art.13 della L.R. 20/2001 sono state revocate per decorrenza di termini, consentendo così il rilascio di numerose concessioni edilizie, di cui non si può non tenere conto.
Tutto ciò premesso, si rivolge istanza al Consiglio Comunale e al segretario generale affinché valutino per quanto di competenza l’opportunità di ritirare l’accapo proposto in quanto viziato da palese inopportunità e ancor più gravi violazioni di legge, assumendone nel caso di approvazione piena e oggettiva responsabilità.
Vico del Gargano,10/05/2018
I Consiglieri
Franco delli Muti
Nunzia del Conte
Nicola de Maio
Marco d’Attoli

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