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Liceo Lanza: “Eravamo 27 quelli della V A, ultima classe maschile”

AUTORE:
Paola Lucino
PUBBLICATO IL:
10 Maggio 2018
Foggia // Scuola e Giovani //

Foggia. “Questa è la festa della città, non del liceo Lanza. Ringrazio tutte le istituzioni che hanno contribuito a questo evento”. Mariolina Cicerale, responsabile delle iniziative culturali del liceo classico, commenta così la tre giorni di festeggiamenti per i 150 anni della scuola, che si è conclusa ieri sera. Musica e balli in piazzale Italia, storico luogo di incontro dei giovani foggiani, nonché spazio verde davanti all’istituto. Dibattiti, teatro, ritorno, con le loro esibizioni artistiche, degli ex alunni dell’istituto, alcuni di loro, come Pulsatilla, hanno fatto il loro esordio da scrittori proprio nell’alveo culturale del Lanza.
Il nostro è un viaggio attraverso questi anni. La scuola nasce nel 1868, dopo l’Unità si pensò subito a questo percorso. Ma qui non faremo la sua storia, tante volte raccontata, ma ne daremo una visione con i ricordi di chi l’ha frequentata, da docente, insegnate o dirigente.
Laura Maggio insegna latino e greco al Lanza, ne è stata alunna, cosa che capita spesso, come quella di avere figli che frequentano le stesse aule. Certo non c’è più quella rigida distinzione fra corso ginnasiale e liceo, una volta erano due corridoi distinti, se superavi il biennio accedevi al “purgatorio” del liceo prima del paradiso. Sì, allora era un po’ così, solo le assemblee di istituto permettevano agli studenti degli anni ‘80, al biennio, di varcare il confine. Ma non si chiama nemmeno più ginnasio, per la verità, oggi è liceo dal primo all’ultimo anno, cambiano le denominazioni e le disposizioni delle aule, gli ex ginnasiali possono incontrarsi nei corridoi con quelli del triennio.
Maggio (docente al Lanza): “Contro la cultura dell’utile a tutti i costi”
Laura Maggio ha seguito il primo incontro con Michele Napolitano, docente di letteratura greca all’università di Cassino, che ha tenuto una delle relazioni di questi giorni: “Volevo una ricetta che confermasse la mia scelta di insegnamento, cercavo le risposte e le ho avute, Napolitano ha molto ridimensionato il catastrofismo verso le iscrizioni al classico, e ci ha detto che per i licei in generale il numero di chi lo sceglie è in aumento. Ma cos’è questa cultura dell’utile a tutti costi? Ha parlato di pensiero critico, flessibilità, capacità di adattarsi alle situazioni che questo studio ti dà”. Con lei si discute, anche, di come questo liceo negli anni sia cambiato: “E’ diventato per molti un ascensore sociale, la possibilità di giocarsela per tutti, è diventato più inclusivo col tempo”.
Frasca (ex vicepreside): “Con noi le prime aule di informatica”
Ernesto Frasca è stato braccio destro del preside Giovanni Luzzi, famoso per la sua severità, per il suo approccio burbero e lo sguardo che ti fulminava se ti incontrava in corridoi, senza considerare quella voce stentorea: “Aveva due doti, una grande etica ed una grande conoscenza della cultura classica”. Ogni tanto entrava nelle aule, interrogava e per battuta diceva “Ci vediamo a S. Antonio”, che non era una benedizione. “Ero più portato a insegnare che a dirigere, mi ci sono trovato ai vertici. Mai troppo severo perché genera odio, ma nemmeno troppo affabile, perché genera disprezzo, diceva Quintiliano”. Si delizia nella citazione di Tucidide e della sua eternità, dello storico che parlava di cose umane, per tutti i tempi, e intanto gli torna in mente “quando non bastavano le aule, erano 1300 alunni e dovevo riadattare quelle di scienze, o dividerne altre. Abbiamo avuto i primi laboratori di informatica in Italia, un giornale in latino in collaborazione con un istituto francese, i primi certamina classici e quelli di matematica, non abbiamo mai stilato una graduatoria sulle discipline. Con noi si inaugurò la partecipazione al teatro di Siracusa, ho visto ragazzi piangere durante le rappresentazioni di Medea”. Si avvia fra il ‘70 e l’ ‘80 il cineforum, quelle trilogie della letteratura greca nei lunghi pomeriggi della biblioteca provinciale, ma non solo quelle: “Il cinema era allora l’unico mezzo per dare immagini al concetto, senza internet e social”.

lanza-perugini.gov.it
Liceo Lanza Perugini (st)

Botta (giornalista): “Scarabello, da Dante a De Andrè”
Claudio Botta, giornalista, ricorda un ginnasio durissimo: “Studiavo dal pomeriggio presto fino alla sera, da 27 che eravamo, in terzo ci riducemmo a 9, poi arrivarono dei ripetenti. Il triennio è stato più semplice, ho avuto la fortuna di avere come prof Renzo Scarabello, un grande dantista e molto bravo come professore di italiano, non era una docente politicizzato, spaziava da Dante a De Andrè durante le sue lezioni, era un piacere sentirlo. Il liceo mi ha dato attitudine allo studio, all’università non ho avuto problemi. Era il periodo del boom dei giardini di piazzale Italia divisi per zone. Io ricordo che mi vestivo dark, quando al pub il Bagatto davano la new wave, gli altri vestivano con le college o le Timberland, jeans e camicia blu, insomma erano tutti omologati, io sono stato il primo a portare a Foggia i pantaloni di pelle”. I giardini del Lanza erano, e sono, una specie di prosecuzione del tempo mattutino, quelli del liceo stavano sulle scale di accesso all’istituto, una moda, un fatto di costume che ha segnato la vita giovanile a Foggia, uno spazio che, abbandonato per qualche anno a favore della movida nel centro storico, è tornato poi alla sua finzione originaria.
Curtotti (avvocato): “In studio tengo i dialoghi di Platone”
Michele Curtotti, avvocato. La sua fu l’ultima classe tutta maschile del liceo, “27 scatenati. Ricordo la rima occupazione dopo il terremoto in Irpinia, la scuola trasformata in centro per la raccolta di abiti e viveri, ingaggiammo una ditta di trasporto e andammo nelle zone colpite da sisma per la consegna. I docenti e il presiede erano con noi. Fuori c’era il terrorismo, appresi della morte di Moro mentre andavamo in palestra, le nostre assemblee di istituto erano molto partecipate, non c’erano i social, tutto si basava sullo scambio di opinioni personali e sul contatto fra le persone. Sono felice della mia scelta, anche mio fratello ingegnere dice che il classico gli ha dato un’ottima preparazione. Ricordo docenti straordinari come Gianni Piomelli, di filosofia. Fu lui a farci leggere il giornale per la prima volta in classe, un atto rivoluzionario per qui tempi. Qui in studio tengo i ‘Dialoghi di Platone’, una tesina che feci con il prof De Caro, che mi ha insegnato l’amore per l’arte e la letteratura.” Si è diplomato nell’82, l’anno dei mondiali, ma per quella notte scritta da Venditti bisognerà aspettare ancora due anni.
A cura di Paola Lucino,
Foggia 10.05.2018

1 commento su "Liceo Lanza: “Eravamo 27 quelli della V A, ultima classe maschile”"

  1. COMUNICATO STAMPA
    Oggetto : Ringraziamenti
    Dopo intensi tre giorni di festeggiamenti per il 150° compleanno del Liceo classico ‘V. Lanza’ di Foggia, conclusisi la sera del 9 /5/2018 con il LANZA CELEBRATION , la splendida festa organizzata dal Liceo classico ‘V.Lanza’ di Foggia e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, in cui tutti , giovani e meno giovani abbiamo ballato sulle note dei bravissimi DANCE SCRATCH , con la facciata del Lanza colorata dal suggestivo gioco di luci del bravissimo Nicola D’Agnelli, ho il dovere di ringraziare:
    Il D.S. Prof. Giuseppe Trecca
    il Sindaco di Foggia Dott. Franco Landella
    – la Dott.ssa Anna Paola Giuliani e l’Assessorato alla Cultura del Comune di
    L’Avv. ssa Claudia Lioia e l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Foggia
    – la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia
    -l’Università degli Studi di Foggia
    -il Dott. Tito Salatto e il Gruppo Salatto
    – il Gruppo Telesforo e la creatività di Gioacchino Rosa Rosa
    – la Libreria Ubik
    – Loris Castriota Skanderbegh
    – Michele D’ Errico
    – Tony di Corcia
    Senza un’importante lavoro di équipe , in cui tutti si sono impegnati con pieno ‘spargimento’ di mente e di cuore, il Programma non avrebbe avuto la sua splendida realizzazione.
    Ringrazio tutti gli ospiti , che con grande energia e a costo di intensi sacrifici hanno accettato di essere con noi.
    Ringrazio il Maestro Giulia Panettieri e il Coro del Liceo ‘Lanza-Perugini’
    Ringrazio tutti i giornalisti che ci hanno seguito con grande impegno.
    Ringrazio la Prof.ssa Antonella Caruso che ha seguito con cura la pagina FB della Scuola
    Ringrazio L’Arch. Salvatore Torraco
    Il mio lavoro è stato anche possibile grazie all’affetto a al sostegno di tutte le componenti del Liceo classico ‘Lanza’, Docenti , non Docenti e Alunni.
    Devo in particolare ringraziare per l’impegnativo contributo:
    Le Prof.sse Rosella Franciosa e Rosaria Di Gioia
    Il Prof. don Bruno d’Emilio
    L’Ass. amm. Sig. Gianni Renzulli
    Le Sig.re Adele Giannini e Anna Maria Renzullo
    I Sigg. Giorgio Amatruda, Gianluca Cuttano, Alessio Guadagno, Antonio Maffiola
    – L’Ass.Tecnico Michele Savino
    Le Ass. Amm. Bianca Rodia e Concetta Saracino
    Le Alunne e gli Alunni di IIIB – IV B – VB
    Ringrazio ancora tutto il pubblico che ci ha seguito con affetto e attenzione.
    E la Festa continua !!!!
    Cordiali saluti
    Mariolina Cicerale
    ( Responsabile iniziative culturali Liceo classico ‘Lanza’)

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