Foggia. “Nel quarantennale dell’omicidio di Aldo Moro, si riapre una ferita ancora e sempre aperta per la nostra democrazia. Perché la verità, nonostante ripetute inchieste e commissioni parlamentari, non è ancora emersa nella sua completezza, e quei drammatici 55 giorni – dal sequestro al ritrovamento del corpo nella Renault 4 in via Caetani – hanno segnato per sempre e cambiato il corso della nostra Repubblica.
E per la scomparsa di uno statista esemplare che ancora oggi manca a tutti noi. Manca la sua visione non schiacciata sull’immediato ma costantemente proiettata al futuro, mancano il suo senso dello Stato e il suo rispetto per le Istituzioni, mancano le sue attenzioni e le sue preoccupazioni in particolare per i giovani, la sua cultura, i suoi insegnamenti, la sua brillantezza, la sua pacatezza, il suo equilibrio, il suo cercare e trovare soluzioni e prospettive nell’esclusivo interesse della comunità, mancano i suoi valori solidi e irrinunciabili, la sua infinita umanità.
Era molto amico e un riferimento anche per mio padre Donato, Aldo Moro, e la tragedia vissuta ha cementato quel legame, attraverso il ricordo e la testimonianza. Non dimenticare Moro è un imperativo da 40 anni per chiunque, in particolare per chi si avvicina alla politica. Il miglior modo per rendergli omaggio, e per non smettere di cercare verità e giustizia”.
Lo scrive in una nota il consigliere regionale Giannicola De Leonardis.