Foggia. 137 milioni di chilowatt prodotti nel primo anno di attività, 50 unità direttamente impiegate nell’impianto industriale e trecento addetti nelle attività indotte, per una ricaduta economica sul territorio tra acquisti di materia prima e servizi di circa 12 milioni di euro.
Questi, in sintesi, i dati del 2017 dell’impianto a biomasse Agritre di Sant’Agata di Puglia, l’unico in Italia alimentato esclusivamente da paglia di cereali e da residui di potature.
La paglia e i residui di potatura dell’Alta Puglia – ha ricordato l’Amministratore Delegato di Agritre, Simone Tonon – sono gli elementi di forza di un’iniziativa industriale saldamente legata al Territorio, e ubicata in un’area strategica e baricentrica per la cerealicoltura, dove nel 2017 sono state ritirate e trasformate quasi 150.000 tonnellate di paglia, equivalenti ad una superfice coltivata di circa 50.000 ettari.
Gli interventi del Sindaco di Sant’Agata di Puglia, Luigi Russo, di Massimo Monteleone dell’Università di Foggia e di Piero Massucci, Responsabile Biomasse di Agritre, hanno sottolineato la valenza dell’investimento, che dovrà vedere sempre più rafforzata la sinergia tra mondo agricolo e industriale, con il pieno coinvolgimento del sistema dei servizi – dai contoterzisti agli autotrasportatori – e delle cooperative di produzione.
Il tutto con un’attenzione particolare agli aspetti qualitativi della materia prima, per incrementare i benefici economici ed ambientali, già ora importanti, della valorizzazione dei sottoprodotti, anche con nuove iniziative imprenditoriali in tema di cogenerazione ed utilizzo del calore a bassa temperatura per colture di pregio in serre tecnologicamente avanzate.
Un progetto di filiera, dunque, che vede la condivisione delle organizzazioni professionali agricole della Provincia di Foggia, i cui rappresentanti intervenuti al Convegno – Valentino D’Angelo (Copagri), Michele Ferrandino (Presidente CIA), Filippo Schiavone (Presidente Confagricoltura), auspicano una collaborazione ancora più stretta con l’obiettivo di pervenire quanto prima ad accordi strutturati.
L’impianto di Agritre esiste e costituisce una risorsa del territorio – ha dichiarato l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Leonardo Di Gioia – perché interpreta correttamente quei principi di economia circolare che non contrappone l’agroenergia all’agrofood, ma permette l’utilizzo e la valorizzazione di sottoprodotti rispetto al quale vanno ulteriormente implementati il meccanismo redistributivo dei benefici economici e il riconoscimento del ruolo associativo.
Il convegno è stato preceduto da una visita all’impianto Agritre di studenti del Dipartimento di Agraria dell’Università di Foggia, nell’ambito di una consolidata collaborazione con l’ateneo dauno, anche per quanto concerne il progetto comunitario Up-running del Distretto Agroalimentare Regionale.
Sant’Agata di Puglia, 4 maggio 2018