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Corte Conti, faro sul bilancio 2016 dell’Autorità portuale del Levante

AUTORE:
Nino Sangerardi
PUBBLICATO IL:
6 Maggio 2018
Salute e benessere //

L’Autorità portuale del Levante comprendeva Bari,Barletta e Monopoli. Il controllo dei Magistrati—relatore Patrizia Coppola Bottazzi,presidente Enrica Laterza—verte sulla gestione finanziaria dell’anno 2016.
Vediamo.
Il personale consiste in 4 dirigenti,11 quadri e 15 impiegati. Il costo annuale del segretario generale ammonta a 143.142 euro,gli emolumenti fissi per i dipendenti,ogni 365 giorni,1.563.013 euro.
“Con riferimento al recupero delle somme indebitamente erogate ai dipendenti dell’Autorità portuale—scrivono i Giudici—il Ministero dei Trasporti ha dichiarato che non sono pervenute notizie circa il completamento dei procedimenti di rientro del denaro”.
I Piani regolatori vigenti nei porti di Bari(l’ultimo risale all’anno 1974),Barletta e Monopoli risultano essere datati. Nel frattempo l’Autorità portuale ha definito con il Comune di Bari un documento relativo alla strategia generale per lo sviluppo del porto. Sia per Barletta che per Monopoli è stato avviato un percorso di consultazione finalizzato alla verifica di possibili sentieri di espansione.
In merito alle opere infrastrutturali si annota lo stanziamento di 204.834.700 euro,di cui 5.050.000 per il 2016.
Diverse le iniziative partecipate dai vertici dell’Autorità portuale tramite la società Rete Autostrade Mediterranee spa : Forum nazionale sulla logistica per attivazione Piano nazionale strategico che si tenuto presso il Terminal crociere del Porto di Bari,uno spazio espositivo all’interno del Seatrade Cruise Shipping convention(Fort Landerdale Usa 14-17 marzo 2016).
Ultimamente è stata definita un’area di lavoro chiamata “Area logistica integrata del sistema Pugliese e Lucano” visto che le due regioni sono tradizionalmente complementari. Obiettivo di questa nuova sovrastruttura politico-burocratica è “favorire le reti di specializzazione e collaborazione,indicare le sinergie realizzabili e valutare la messa in opera delle azioni,in materia di trasporti, previste nei rispettivi Programmi operativi regionali”.
Nel corso dell’esercizio economico sottoposto a verifica le autorizzazioni a svolgere movimentazioni portuali sono state 9 a Bari,tre a Barletta e due a Monopoli mentre quelle per i servizi portuali 4 Bari,due Barletta e tre Monopoli.
La gestione del demanio,al 31 dicembre 2016,registra complessivamente 188 concessioni(come nel 2015),di cui 122 in Bari,37 Barletta e 25 Monopoli.
Per quanto riguarda i canoni di fitto accertati si ha quanto segue : 2.177.733 euro nel 2015 di cui riscossi 1.589.050, nel 2016 euro 2.100.250 di cui riscossi 1.736.620.
Le merci solide movimentate(in tonnellate) nel 2015 pari a 5.886.505,quelle liquide 489.121 per un totale di 6.375.626.Durante il 2016 le merci solide 6.250.489,quelle liquide 468.826 il totale è 6.719.315.
Per quanto riguarda i passeggeri imbarcati e sbarcati nel 2015 se ne contano 1.492.446,nell’anno 2016 1.521.733.
Il risultato finanziario dell’anno preso in esame segna più 356.840 euro, a fronte del più 1.435.195 euro del 2015. Sebbene in diminuzione del 75%,ha inciso il saldo negativo delle poste in conto capitale(meno 1.491.514) in forte decremento rispetto al 2015 : 930.056 euro. L’avanzo di amministrazione passa da 9.166.614 euro del 2015 a 9.537.392 del 2016.
Nelle considerazioni finali i Magistrati rilevano, tra l’altro, che “ con riferimento ai residui attivi si riscontra che nel considerevole importo(24.290.581 euro) registrato a fine 2016 sono ricompresi crediti(1.744.264 euro) vantati dall’Autorità portuale nei confronti di tre società dichiarate fallite”.
La Corte pertanto si associa all’invito del Collegio dei Revisori di improntare la gestione a un principio di “ massima prudenza tenuto conto di un possibile mancato introito dei sopradetti crediti”.
A cura di Nino Sangerardi,
Bari 06.05.2018

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