Mattinata. Nella nottata del 27 aprile, nei pressi della Galleria di Monte Saraceno, agro di Mattinata, gli agenti della Polizia di Stato hanno proceduto al controllo di un’auto, con due persone a bordo, che destavano il sospetto dei due operatori.
Nel corso del controllo, all’interno del veicolo, adagiati in un retino in plastica, sono stati rinvenuti 8 kg di datteri di mare (Litophaga litophaga), la cui pesca è tassativamente vietata dalla legge italiana dal 1998, da quella comunitaria dal 2006.
Per prelevare i datteri è necessario frantumare la roccia in cui il bivalve scava dei fori dove vive nascosto. Lo strato superficiale degli scogli sommersi, delle falesie degradanti nelle profondità del mare, viene distrutto a martellate o con pinze marine o addirittura esplosivi, provocando una desertificazione delle scogliere sommerse.
In questo caso la distruzione di flora e fauna marina risulta essere ancora più grave, in quanto praticata all’interno di un Parco Nazionale protetto quale è quello del Gargano. Pertanto, gli agenti hanno proceduto al sequestro penale dei datteri e dell’attrezzatura utilizzata per rompere la roccia ed estrarre i molluschi. Il veterinario, dopo aver identificato il prodotto, disponeva che lo stesso dovesse essere inviato presso l’Istituto Zooprofilattico di Foggia per essere sottoposto a campionatura per una ricerca scientifica.
Il conducente che dichiarava di essere lui l’artefice della pesca subacquea vietata è stato deferito all’A.G. per deturpamento di bellezze naturali (scogliera, costa e falesie marine) pesca e trasporto di specie ittiche protette del tipo Datteri di Mare.
Redazione StatoQuotidiano.it